Abbazia di Santa Maria del Bosco
L'Abbazia Santa Maria del Bosco custodisce da secoli un patrimonio ricco di arte e storia.
Il primo nucleo risale probabilmente al 1300 e fu edificato ad opera di un gruppo di eremiti, tacciati di eresia, che vissero in questo luogo fino a quando abbracciarono la regola benedettina. L'attuale complesso monumentale risale invece al XVII secolo.
Il complesso monumentale si sviluppa su quattro livelli attorno a due grandi chiostri. Il primo chiostro di forma quadrata presenta trentasei colonne a capitelli dorici intervallate da archi a tutto sesto e nicchie e al centro una grande fontana barocca; il secondo chiostro, di forma rettangolare, presenta colonne con capitelli dorici che sostengono archi a tutto sesto e al centro una fontana risalente al 1713.
All'interno del complesso si trova la chiesa con pianta a croce latina, eretta tra il 1643 ed il 1757, purtroppo gravemente danneggiata dal terremoto del Belice del 1968, il monastero e lo svettante campanile cuspidato a piramide.
Magnifico il portale tardo cinquecentesco d'ingresso all'abbazia, che presenta un movimento dell'architrave che prende spunto dalla michelangiolesca Porta Pia a Roma dello stesso periodo.
Di particolare interesse è il Refettorio realizzato nel 1644 per volontà dell'abate Leonardo Ragusa. Si tratta di un ampio salone dominato da un affresco sul fondo che rappresenta la moltiplicazione dei pani e dei pesci, risalente al 1609, e da riquadri in finti marmi ai lati. Una grande nicchia sul lato ovest permetteva ad uno dei commensali di leggere le sacre scritture durante i pasti mentre l'eco delle sue parole raggiungeva anche l'ultimo dei monaci vicino alla porta d'ingresso.
L’abbazia, circondata da circa 200 ettari di terreno boschivo, offre un’impareggiabile vista panoramica sulla Sicilia occidentale.