Castello Normanno di Salemi
Il Castello Normanno di Salemi sorge sulla sommità della collina dove sorge la città di Salemi e domina la valle del Belice.
Fu costruito per volere di Ruggero il Normanno nel 1077 circa su preesistenti fortificazioni greco-romano-arabe. Fu rimaneggiato da Federico II di Svevia nel XIII secolo. Nel 1789 fu adibito a carcere, e il 14 maggio 1860 da questo castello Garibaldi issò la bandiera tricolore, proclamando Salemi “capitale d’Italia” e la dittatura garibaldina. Oggi è sede museale e vi si svolgono concerti e convegni.
Il castello ha un impianto abbastanza unitario, poco rimaneggiato dopo l'epoca normanno-sveva. Possiede tre torri angolari, una cilindrica e due quadre mentre una quarta torre esistente nell'angolo nord è probabilmente crollata nel secolo XVII. Nessuna delle torri quadre supera in altezza il terrazzo sommitale del torrione cilindrico, ancora oggi il punto più alto della città.
II prospetto sud-ovest, contenente l'ingresso, è caratterizzato dalla presenza di una delle due torri quadrate e dalla torre cilindrica che inquadrano il portale di accesso al castello. La torre quadrata presenta un balcone a petto con balaustra seicentesca al posto di una feritoia. L'ingresso al castello è costituito da due archi acuti di diversa ampiezza, posti sullo stesso asse, separati da due fenditure entro cui scorreva la saracinesca. L'ingresso era difeso all'esterno da un corpo di guardia aggiunto nel XIV secolo
Il castello di Salemi presenta una corte quasi rettangolare cinta da muri su tre lati e da un edificio abitativo lungo il lato sud-est, un salone originariamente rettangolare tripartito in un secondo tempo.