Santuario della Malophors di Selinunte
Il Santuario di Dèmetra Malophòros, situato in contrada Gàggera, sul declivio sabbioso della collina, è il più antico santuario del Parco Archeologico di Selinunte dedicato alla dea della fertilità. Si tratta di una costruzione complessa, molto rimaneggiata, risalente al VI secolo a.C.. Si ritiene fosse una stazione dei cortei funebri che proseguivano poi per la necropoli di Manicalunga.
Il santuario è costituito da un recinto quadrangolare al quale si accede attraverso un propileo quadrato in antis, preceduto da una piccola gradinata e da una struttura circolare. All'esterno del muro di recinzione, il propileo è affiancato dai resti di un lungo porticato fornito di sedili per i pellegrini, davanti al quale ci sono diversi altari. All'interno del recinto si trova un grande altare, rinvenuto colmo di ceneri, di ossa animali e di altri resti di sacrifici. Tra l'altare ed il tempio vi è inoltre un canale in pietra che attraversa tutta l'area portando al santuario acqua da una vicina sorgente.
Subito oltre il canale vi è il vero e proprio Tempio di Demetra a forma di Mègaron, privo di basamento e di colonne, con pronao, cella e adyton con nicchia voltata nella parete di fondo; un ambiente di servizio rettangolare si appoggia al lato nord del pronao.
Moltissimi sono i reperti provenienti dal santuario della Malophòros e sono tutti conservati al Museo Archologico Antonio Salinas di Palermo: arule scolpite con scene mitologiche; circa 12.000 figurine votive di offerenti maschili e femminili in terracotta databili tra il VII e il V secolo a.C.; grandi busti-incensieri che raffigurano Demetra e forse Tanit; una grande quantità di ceramica corinzia; un bassorilievo raffigurante il ratto di Persefone da parte di Ade proviene dalla zona dell'ingresso al recinto.
Procedendo lungo le pendici della collina della Gàggera, si raggiunge la sorgente da cui si approvvigionava di acqua il Santuario della Malophòros; a valle di essa si trova una fontana monumentale. Di forma rettangolare costruita con blocchi squadrati, era formata da una cisterna, un bacino chiuso protetto da un portico a colonne, e una gradinata di accesso a quattro gradini con vasta area lastricata antistante. L'edificio, che aveva forme doriche, risale alla metà del VI secolo a.C..