Torre Avalos ad Augusta
Salvatore Cannizzaro - CC3.0
La Torre di Avalos è una torre di avvistamento e difesa costruita su uno scoglio affiorante a difesa dell’ingresso nella rada di Augusta.
Fu costruita nel 1570 per volere del vicerè di Sicilia e marchese di Pescara, Ferdinando d'Avalos, per incrementare ulteriormente le difese militari della città di Augusta. A quell’epoca infatti erano da poco stati eretti due forti di Garcia e Vittoria, a cui faceva capo l’imponente castello svevo potenziato dagli Aragonesi.
La torre ha una architettura semicircolare a due livelli, e svolgeva diverse funzioni: contenere al suo interno 40 cannoni utilizzabili nel caso di un attacco navale; faro guida per le navi; e luogo di avvistamento.
Durante la Seconda Guerra Mondiale sono stati ricostruiti tre episodi che ebbero come scenario Torre Avalos: Il primo episodio risale al 13 agosto 1940, quando alcune delle piccole imbarcazioni da guerra inglesi, scambiarono la torre per un imbarcazione italiana e la bombardarono; il secondo episodio si verificò il 24 settembre 1942 quando alcuni cacciabombardieri inglesi mitragliarono la stazione segnali di Torre Avalos e ferirono due marinai; il terzo episodio accadde il 12 luglio 1943 quando, a seguito dell’invasione alleata, Royal Navy diede l’onore al caccia ellenico Kanaris di effettuare l’accesso nella prima base navale italiana conquistata sul suolo metropolitano. In prossimità di Torre Avalos la nave mise a mare una motobarca con un drappello di marinai che vi issarono una bandiera, segnando così, di fatto, la cattura.
