Neviere del monte Lauro
Le neviere del Monte Lauro sono delle grotte naturali, o delle costruzioni realizzate dall’uomo, che avevano come scopo quello di conservare la neve durante la stagione calda.
Le neviere sono chiamate dagli abitanti del luogo grotte, perchè erano, nella maggior parte, delle grotte scavate nel girminu, roccia lavica tipica del territorio buccherese che in quei luoghi abbonda poiché il Monte Lauro è un vulcano spento.
Si trovano, per la maggior parte, sui colli detti dell’Alloro sul Monte Lauro, che rappresentano i più alti della regione iblea. Sono inoltre presenti altre neviere in contrada Piana Sottana, non molto distanti dal paese, fatto che abbassava notevolmente i costi di raccolta.
Per l’area Iblea la raccolta, la conservazione e la commercializzazione della neve era un’attività che consentiva ai contadini, disoccupati nei periodi invernali, di integrare il magro reddito, ed ai padroni o affittuari delle neviere di ricavare consistenti guadagni nei mesi estivi.
Della neve, divenuta ghiaccio per via di un accurato e sperimentato metodo di conservazione, si faceva largo uso nel Seicento, quando serviva a ghiacciare acqua e sciroppi di menta o limone, e a lenire le calure estive, sotto forma di squisiti sorbetti. Il ghiaccio era un ottimo rimedio anche per alcune malattie con febbri alte e veniva usata in alcuni interventi medici.