Chiesa della Natività di Maria Santissima a Buscemi
trolvag - CC3.0
La Chiesa Madre di Buscemi, intitolata alla natività di Maria Santissima, si erge al termine del corso principale, Corso Vittorio Emanuele, su di una imponente scalinata e con la sua facciata, considerata tra le più significative del barocco della Val di Noto, domina la città.
L'originaria struttura fu completamente distrutta dal terremoto del 1693, a seguito del quale la chiesa venne ricostruita interamente nello stesso luogo e ultimata nel 1769.
La facciata della chiesa, attribuita a Francesco Maria Sortino si sviluppa su tre ordini, separati da diversi festoni di fiori e frutti e fregi filiformi, ed è caratterizzata dall'alternanza di colonne rettilinee e circolari, prominenti e incassate. Al primo ordine, in posizione centrale, si trova l'imponente portone centrale catterizzato da un arco ribassato e fiancheggiato da due bassorilievi raffiguranti le teste di un uomo e di una donna, identificati con i principi Requisenz, che patrocinarono la ricostruzione. Tra il primo e il secondo ordine, alle estremità sono collocate le statue in pietra dei Santissimi Apostoli Pietro e Paolo, mentre fra il secondo ed il terzo quelle di due grandi angeli. Al secondo ordine si trova una grande finestra centrale, al di sopra della quale è scolpito uno scudo con l’immagine di Maria in fasce. L'ultimo ordine funge da cella campanaria ed è sormontato da una croce con raggiera in ferro.
L'interno, a pianta basilicale a croce latina, è suddiviso in tre navate con transetti e cupola. Esso presenta monumentali colonne in pietra che sorreggono imponenti capitelli in stile composito. Ai lati delle navate si trovano pregevoli altari settecenteschi in pietra lavorata.
Tra le opere custodite nelle chiesa sono presenti numerose tele di ignoti autori ottocenteschi, come quella dedicata alla Natività della Vergine, posta sull'altare maggiore. L’unica opera di cui si conosce l’autore è la pala dell’Immacolata con i Santi Francesco e Antonio abate, opera di Antonio Manoli del 1736.
Nell’altare di sinistra si venera il corpo imbalsamato di Santo Pio, proveniente dalle catacombe di S. Callisto a Roma, donato da Papa Benedetto XIV ai buscemesi per proteggerli dai terribili eventi sismici.
