Parco Archeologico di Leontinoi
Clemensfranz - CC2.5
Il Parco archeologico di Leontinoi e Megara comprende le aree archeologiche di Leontinoi, Monte San Basilio e Megara Iblea.
L'area archeologica di Lentinoi, situata nel territorio di Lentini e Carlentini, racchiude di resti di Leontinoi, antica colonia greca fondata dai Calcidesi tra il 729-728 a.C. e altre testimonianze di epoche più antiche, come il villaggio protostorico di Metapiccola. Nell'area sono presenti testimonianze archeologiche che documentano la storia del sito dall'età neolitica fino all’età del ferro.
La città di Leontinoi era situata tra i due colli San Mauro e Metapiccola, una posizione strategica per il controllo della vasta area pianeggiante dove si trovavano i fertilissimi campi leontinoi che rappresentavano il vanto e la ricchezza della città, al punto da essere raffigurati sulle monete.
Grazie ai testi dello storico Polibio è giunta ai nostri giorni una descrizione precisa della topografia della città che è stata utilizzata per le ricerche storiche ed archeologiche.
L'area dell'agorà si trova nella vallata, mentre sui due colli si trovano delle fortificazioni caratterizzate da un sistema a tenaglia databili dal VI sec. a.C. fino al III sec. a.C..
Il parco archeologico copre parzialmente l'intera estensione dell'antica città ed è accessibile da sud, con ingresso dalla porta siracusana, una porta a tenaglia di cui sono ben visibili i tratti murari.
Le necropoli si estendono in prevalenza a nord della città.
Il settore più antico finora rinvenuto nel corso di recenti scavi risale al VII sec. a.C. ed è ubicato al di sotto della moderna Lentini.
Antistante la Porta Sud si estende la necropoli meridionale, risalente al VI/III sec. a.C., con caratteristiche tombe monumentali a gradoni, le cosiddette epitimbie, collocate al di sopra o in corrispondenza di inumazioni in fossa, di età ellenistica e riservate ad una classe di potenti.
