Chiesa di San Sebastiano a Ferla
Davide Mauro - CC4.0
La Chiesa di San Sebastiano a Ferla è la chiesa più imponente tra le chiese cittadine.
Fu edificata nel 1481 e interamente distrutta dal terremoto del 1693. Fu quindi riedificata per volere della Confraternita di San Sebastiano, seguendo i canoni del barocco ibleo, e ultimata nel 1741.
La facciata, realizzata su progetto dell'architetto e scultore Michelangelo Di Giacomo, risulta tripartita dalla presenza di paraste con capitelli corinzi. La partizione centrale è suddivisa in tre ordini.
Al primo ordine spicca il portale centrale inquadrato da quattro colonne corinzie poste su alti plinti. Il portale è sormontato da una decorazione scultorea raffigurante il Martirio di San Sebastiano: la nicchia contenente la statua San Sebastiano è affiancata dalle statue allegoriche raffiguranti la Fede e la Speranza, da due Mori in atteggiamento sottomesso, e da due Centurioni. Il gruppo scultoreo è sormontato da uno scudo raffigurante un'aquila con le ali spiegate con palma e frecce, simbolo del martirio.
Il secondo ordine, raccordato al primo da eleganti volute e pinnacoli, presenta un rosone inquadrato da pilastrini scanalati, da un timpano arcuato con iscrizione, e da stemma inferiore coronato con un cuore al centro.
Il terzo ordine contiene la cella campanaria e si conclude un grande timpano aperto di tipo spezzato.
L’interno della chiesa, ricco di stucchi, è suddivisa in tre navata e presenta otto cappelle per lato. La navata destra è dedicata all'Immacolata, quella centrale a San Sebastiano, quella sinistra alle Anime del Purgatorio.
Tra le opere custodite all'interno della chiesa, di notevole pregio sono: il simulacro del Patrono San Sebastiano in legno d'arancio del 1530; il simulacro dell'Immacolata, una statua lignea del 1721; un maestoso Cristo Risorto chiamato "U Gessummaria"; la tela dell'altare maggiore opera di Giuseppe Crestadoro.