Basilica Sant'Antonio Abate a Francofonte
Azotoliquido - CC3.0
La Basilica di Sant’Antonio Abate a Francofonte è la Chiesa Madre della cittadina.
Non è nota la data di edificazione della chiesa ma è certo che esistesse prima del 1360, data della fondazione del paese. Secondo alcuni studi si ritiene che la fondazione della chiesa possa risalire alla fine del secolo XII. Molte sono le evidenze a supporto di questa ipotesi: la chiesa sorge in cima alla collina, ad una quota più alta del castello, per cui è verosimile che esistesse prima della costruzione del castello (secolo XIV), costruzione che, per la funzione svolta, sorge sempre nella parte più alta di ogni paese; la planimetria della chiesa, con tre navate, transetto e fondo triabsidato, è tipica delle costruzioni del periodo romanico e gotico; in un inventario del 1563 tra gli oggetti conservati nella chiesa figurano quattro messali gallicani, oggetti risalenti ai primi anni del secolo XIV.
Il devastante terremoto del 1693 provocò ingenti danni alla struttura della chiesa, anche molte parti furono mantenute nell'opera successiva di ricostruzione e restauro.
la facciata, a conci vivi, in stile romanico, presenta una struttura a capanna con la parte centrale più alta al di sopra della quale si erge la torre campanaria. Le decorazioni dei tre portali e delle soprastanti finestre sono gli unici elementi barocchi presenti sulla facciata. Un piccolo bassorilievo raffigurante Sant’Antonio Abate, proveniente dall’originaria chiesa, è collocato sopra l’arco del portale centrale.
L’interno è suddiviso in tre navate da sei coppie di pilastri cruciformi, che secondo la tradizione racchiudono le originarie colonne medioevali. I pilastri terminano con eleganti capitelli di stile corinzio.
Tra le opere custodite all'interno della chiesa, di notevole pregio sono: un quadro attribuito a Pietro Novelli, allievo del Caravaggio; il settecentesco e preziosissimo ostensorio creato dalle maestranze messinesi; una tela raffigurante la Madonna del Rosario, di scuola novellesca.