Chiesa della Madonna del Carmine a Noto
La Chiesa della Madonna del Carmine è considerata una delle chiese più belle della città di Noto.
Fu edificata nel 1743, insieme all’annesso conventi, su progetto di Rosario Gagliardi.
La chiesa presenta una facciata concava a tre ordini, presenta un unico portale, sormontato da un grande architrave semicircolare, su cui domina un grande scudo raffigurante lo stemma carmelitano sorretto da due putti alati. La semplice trabeazione è sostenuta da quattro poderosi pilastri in stile corinzio. Nel secondo ordine è presente un ampio finestrone ai cui lati vi sono due pilastri simili a quelli inferiori e le due volute decorate in pieno stile barocco con figure geometriche scolpite a bassorilievo. Nel terzo ordine è collocata la cella campanaria composta da tre nicchie arcuate sormontate da pinnacoli ovoidali in pietra iblea.
L’interno, a croce greca ad unica navata, si caratterizza per la presenza di merlature intarsiate da pregevoli stucchi policromi e di figure geometriche e floreali affrescate o stuccate. Sono presenti sei altari di cui quattro con pale d’altare dedicate a santi martiri. L'Abside è colmo di pregevoli stucchi e merlature barocche di chiara fattura settecentesca. Il Tabernacolo è sovrastato da imponenti colonne di marmo rosa, che sostengono la trabeazione, riccamente scolpita con superbi bassorilievi e merlature decorate da stucchi dorati e policromatici. Al centro vi è la statua raffigurante la Madonna del Carmine proveniente da Noto Antico e attribuita allo scultore netino Antonio da Monachello, sovrastata da un'imponente raggiera dorata. Questa è un'opera d'arte molto preziosa per i netini perchè è stata miracolosamente ritrovata tra le macerie dell'antica città di Noto. Da ammirare anche il pregevole Coro ligneo che sovrasta la Cantoria della Chiesa, il Pulpito ligneo, e un Crocifisso Ligneo proveniente da Noto Antica. Di notevole pregio sono: l’affresco della volta raffigurante Il Trionfo di Maria sulle Eresie Ariane e Nestoriane attribuito ai discepoli del pittore catanese Olivio Sozzi; le acquasantiere della Chiesa, che provengono da Noto Antica.
Alla destra della chiesa, vi è l'imponente mole dell'ex Convento dei Carmelitani, la cui austera facciata è caratterizzata da un monumentale portale arcuato e da finestrelle sormontate da eleganti timpani semicircolari.