Basilica di San Paolo a Palazzolo Acreide
La Basilica di San Paolo di Palazzolo Acreide, una delle chiese più importanti della città, è intitolata al Santo Patrono della città e si distingue per il suo splendido stile Barocco siciliano.
Fu edificata tra il 1720 e il 1730, a seguito del terremoto del 1693, sui ruderi di una piccola chiesa dedicata a Santa Sofia.
La splendida facciata, opera di Vincenzo Sinatra, costituisce uno degli esempi più belli del barocco locale. Nella facciata si innesta una particolare scalinata, disposta su due rampe di diversa larghezza.
Il pronao presenta diverse rappresentazioni simboliche ammirabili: sulla porta laterale destra, nella chiave di concio, con il simbolo dell’apostolo Pietro, mentre sulla chiave di concio della porta laterale sinistra il simbolo dell’apostolo Paolo. La porta principale è in bronzo, costituita da quattro coppie di bassorilievi raffiguranti scene della vita del santo.
La facciata si divide in tre diversi ordini, cadenzati da archi e colonne sormontate da capitelli corinzi: nel primo ordine si notano cinque arcate, quelle mediane separate da quelle centrali da due coppie di colonne corinzie poggianti sull’ampia zoccolatura presente su tutta la base dell’edificio. Nel secondo e terzo ordine le colonne si elevano nel solo corpo centrale. Il secondo ordine ha un vano centrale con la statua del Cristo benedicente affiancato da due serafini. Alle estremità si trovano le statue degli apostoli, presenti anche nel terzo ordine, in cui trova posto la torre campanaria. Sulla sommità della torre campanaria è presente una cuspide con un fregio che raffigura una statua, su cui si attorciglia un serpente, che si inserisce all’interno di tre corone regali, simboli dell’apostolo Paolo.
L’interno della basilica, a tre navate, presenta una ricchissima volta. Nell’abside principale vi sono quattro colonne tortili policrome che fungono da cornice alla tela della Conversione di San Paolo, attribuito a Giuseppe Crestadoro. Dietro si trova la nicchia che custodisce la statua dell’omonimo santo, realizzata da Vincenzo Lorefice, nel 1507.
Di notevole pregio sono: l’altare ligneo seicentesco posto nell’abside destro, denominato Cappella del Sacramento; quattro grandi cassarizzi scolpiti, del 1778, opere di Giovanni Torrisi e Gaetano Rametta, posti nella sacrestia.