Forte di Capo Passero
Il Forte di Capo Passero di Carlo V è un'opera di architettura militare situata nel punto più alto dell’Isola di Capo Passero.
Fu edificata nel XVI secolo, per volere del Viceré Marcantonio Colonna, al fine di difendersi dalle continue scorrerie turco-barbaresche e fu presidiata da soldati ed armata con pezzi di artiglieria. I lavori iniziarono nel 1599, sotto la direzione dell’ingegnere regio Diego Sanchez, ma furono interrotti pochi mesi dopo per mancanza di fondi. I lavori ripresero soltanto nel 1603, per volontà del Re Filippo III che ricevette dal Parlamento siciliano un donativo di 21.000 scudi per completare l’opera, imponendo peraltro una tassa a tutte le città e le terre del Regno di Sicilia. Nel settembre del 1607 si completò la costruzione della fortezza con la posa dello stemma reale. Nel corso del 1700 il forte venne utilizzato anche come prigione e continuò ad avere un’importante funzione militare fino alla metà del 1800. Nel 1871, fu costruito un piccolo faro sulla terrazza ed il forte fu abitato da personale della Marina Militare.
Oggi il Forte è sede di manifestazioni culturali.
Il forte poggia su una massiccia porzione di quella roccia calcarea che caratterizza l'isola. Il perimetro è quadrato, il basamento si innalza dal piano di campagna per 4 metri, soglia dalla quale inizia il primo livello della fortezza, e non presenta aperture. Il piano è raggiungibile solo attraverso una rampa di scale, posta sul lato est, che si interrompeva a qualche metro dal portone di ingresso, raggiungibile tramite un ponte levatoio. Il portale è caratterizzato da un grande stemma appartenente al Re Filippo III, divenuto Re di Spagna e Sicilia nel 1598, raffigurante un’aquila che regge uno scudo con insegne araldiche. I muri esterni sono costituiti da pietrame calcareo intonacato e da blocchi di arenaria agli angoli. All'interno è posta una corte, anch'essa quadrata. Al centro si trova una grande cisterna dove veniva convogliata l’acqua piovana proveniente dalla terrazza, attraverso un sistema di grondaie.
Al piano terra si trovano quindici ambienti, privi di aperture all'esterno. Agli angoli gli ambienti hanno forma quadrata e copertura con volte a vela, lungo i lati gli ambienti sono rettangolari, con copertura a botte. È presente una cappella dedicata alla Vergine Annunziata, mentre gli altri vani di questo livello rappresentavano gli alloggi del cappellano e dei soldati. All’entrata di uno di questi alloggi su un architrave, è scolpito il motto “meglio agire che deplorare con commiserazione gli eventi”.
Al piano superiore si trovano sedici ambienti, anch'essi pressoché privi di aperture verso l'esterno, fatta eccezione per otto piccole finestre poste ai quattro lati del forte, disposte senza ricerca di simmetria. Rispetto alla distribuzione del piano terra, le differenze sono lievi. Gli ambienti del primo piano ospitavano il comandante e gli ufficiali, e sono disimpegnati da un ballatoio sostenuto da grandi mensole.
Sulla terrazza era posta l'artiglieria. Sull'angolo di nordest, a partire dal 1871, si erge il piccolo faro. Oggi da questa terrazza si ha una vista privilegiata su tutta l’isola di Capopassero.