Catacombe San Giovanni a Siracusa
Le Catacombe di San Giovanni e la Cripta San Marciano di Siracusa si trovano nei sotterranei della Basilica intitolata a San Giovanni Evangelista. Si tratta di una suggestiva chiesa a cielo aperto che, nei suoi sotterranei, custodisce dei tesori scavati nella roccia: la Cripta dipinta di San Marciano e la Catacomba di San Giovanni.
Le Catacombe di San Giovanni, iniziate nel IV secolo dopo l’editto di Costantino, seguendo il tracciato di un ex acquedotto greco con relative cisterne ed ampliate fino al V secolo, presentano una pianta che ricalca molto quella del “castrum”, il tipico accampamento militare romano.
Nella struttura delle catacombe si individua una galleria centrale, decumanus maximus, da cui se ne diramano dieci secondarie, i cardines: cinque a nord e cinque a sud. Questi cardines conducono a quattro sale rotonde, ossia le vecchie cisterne per l’acqua dell’acquedotto: la Rotonda di Antiochia; la Rotonda Marina; la Rotonda di Adelphia; e la Rotonda dei Sarcofaghi. A queste si aggiunge un’ultima piccola cisterna di forma rettangolare detta Cubicolo di Eusebio allestita per seppellire temporaneamente il papa Eusebio, morto a Siracusa in esilio nel 310 d.C., successivamente traslato a Roma. Le pareti di tutte queste gallerie e delle rotonde furono sfruttate per ricavare dei loculi per ospitare singoli defunti e per delle tombe di famiglia o di gruppo con più posti.
La prima cisterna che si raggiunge verso sud è la Rotonda Marina. Lungo un tratto di corridoio molto breve, che va dalla rotonda verso sud, è visibile un graffito rappresentante un monogramma e due barche stilizzate a pesce: tale punto indica la tomba del vescovo Siracosio. Per i primi cristiani la barca significava la chiesa nella tempesta del cammino di santità, il pesce invece veniva usato perché scritto in greco ICTUS le sue lettere costituivano le iniziali della frase “Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore”.
Dalla Rotonda Marina, tramite un breve cunicolo, si può passare poi alla rotonda più grande, la rotonda di Adelphia. Qui nel 1872 fu ritrovato un prestigioso sarcofago di marmo scolpito nelle officine romane: presenta 62 personaggi biblici del vecchio e del nuovo Testamento, e al centro una conchiglia con due busti di marito e moglie; nel IV secolo fu inviato a Siracusa per accogliere il corpo di Adelphia, moglie del proconsole Valerio. Tale sarcofago è oggi conservato al museo regionale Paolo Orsi di Siracusa.
A Siracusa ci sono altri due gruppi di catacombe: quella di santa Lucia del secolo II d.C. e la catacomba di Vigna Cassia e del Bambin Gesù del secolo III d.C..