Riserva Naturale del Plemmirio
La Riserva del Plemmirio, il "mare ondoso" cantato da Virgilio e localizzato dinanzi a quel tratto di costa che si tuffa nel "greco mare", è il promontorio sulla costa siracusana che ha dato il nome all'Area Marina Protetta della penisola della Maddalena.
Il tratto di costa che comprende l'Area Marina Protetta è testimone di un passato glorioso: qui si trovano le Latomie greche, da dove fu estratta la pietra per costruire la polis e i maestosi templi di Apollo e Atena. A Punta della Mola esiste una necropoli dell’età del bronzo con tracce del villaggio annesso. Era la porta dell'antico Oriente Ellenico, dove si svolsero anche eventi bellici, come la famosa spedizione ateniese contro Siracusa del 415 a.C.. A testimonianza di questo passato sono i relitti e svariati reperti archeologici custoditi oggi nel museo “Paolo Orsi” di Siracusa.
La penisola della Maddalena si erge sul mare con pareti alte fino a circa 50 metri. La scogliera, scolpita dal mare e dal vento, assume un aspetto frastagliato: uno degli scogli più fotografati è lo "scoglio dell'Elefante", situato sul versante nord dell'area marina. Nell’alta scogliera si sono anche sviluppate una serie di importantissime grotte. Di notevole interesse è la Grotta Pellegrina.
La penisola della Maddalena culmina nel poderoso Capo Murro di Porco, caratterizzato da alte falesie che scendono a picco sul mare, che è da sempre punto di riferimento imprescindibile per i marinai ed è segnalato da un Faro risalente al 1859. L’intensa attività tettonica ha inoltre prodotto fenditure molto grandi, le marmitte, in modo particolare in prossimità Capo di Murro di Porco, dove l'aria compressa dal moto ondoso negli anfratti delle falesie fuoriesce con un effetto sonoro detto il "respiro del mare", "soffione" o più comunemente dai siracusani "'u sciusciuni",e dove l’infrangersi delle onde per effetto idropneumatico determina a terra spettacolari spruzzi d’acqua simili ai geygers.
Il Plemmirio è anche celebre per i suoi stupendi fondali. La conformazione dei fondali è molto varia: si passa da fondali bassi a fondali che raggiungono immediatamente 40 metri. L’interesse subacqueo è dato dalla presenza di numerose secche, insenature e grotte scavate dal corso del tempo nella nuda roccia bianca e calcarea. Esse offrono scenari spettacolari e sono dimora per molte specie marine: coralli solitari, spugne, cicale di mare, banchi di barracuda, saraghi, occhiate, ricciole e famiglie di cernie. Nelle profondità di quest’area vivono le conchiglie più grandi del Mediterraneo.
Da Capo Murro di Porco annualmente si tengono le osservazioni di grandi pesci pelagici come tonni, ricciole, squali e dei mammiferi marini come delfini, balene e capodogli.