Chiesa Madre a Casalvecchio Siculo
Antonio Casablanca
La Chiesa Madre a Casalvecchio Siculo, noto anche come Duomo di Sant'Onofrio, è il principale edificio di culto del borgo.
Fu edificata nel XVII secolo su un preesistente edificio sacro risalente al XII secolo e costruita trasversalmente rispetto al precedente edificio. Il terremoto del 1908 provocò il crollo di ampie porzioni della navata, mentre rimasero illese la facciata e l'abside.
si accede all'edificio attraverso una breve sclinata in pietra lavica.
La facciata, realizzata in pietra locale, è in stile barocco siciliano. Essa presenta un unico grande portale affiancato da due colonne che sorreggono la trabeazione e un timpano spezzato al cui centro si colloca una finestra rettangolare. Ai lati del portale si aprono due nicchie. Nella parte sommitale, al di sopra della finestra, è collocata la statua del Santo Patrono. A coronamento della facciata sono poste due volute, finemente decorate, e la croce sommitale.
L'interno, ad unica navata, è riccamente decorato. Di particolare pregio sono: il pavimento originale barocco formato da marmi di vario colore e provenienza che ospita al centro una lastra tombale del 1711; il soffitto in legno a cassettoni con mensole a cariatidi.
Nel corso del '600 e del '700, grazie al benessere cittadino proveniente dalla coltura del baco da seta e dall'esportazione della seta, il tempio venne arricchito da opere di grande valore artistico: Il settecentesco altare maggiore che presente, sulla sommità, un elegante trono sul quale si ammira un mezzobusto ligneo cinquecentesco raffigurante Sant'Onofrio; la pregevole statua di Sant'Onofrio, tutta in argento, ad altezza d'uomo, realizzata nel 1745 dall'orafo messinese Giuseppe Aricò; la tela settecentesca riproducente la Madonna, San Michele e San Francesco di Paola; la scultura lignea del SS. Crocifisso del secolo XVII, particolarmente soave nell'espressione del volto; la tela raffigurante la Madonna che ostende Gesù Bambino benedicente con sullo sfondo ambienti architettonici e personaggi, opera del 1622 di Gaspare Camarda.