Chiesa della Santissima Trinità di Forza D'Agrò
La Chiesa della Santissima Trinità di Forza D’Agrò è una delle più preziose opere dell'architettura locale. La chiesa è anche nota come Chiesa della Triade, poichè si affaccia sulla Piazza della Triade, e come Chiesa di Sant'Agostino poichè ad essa è annesso il Convento dei frati agostiniani.
Sorge nella parte est del paese, in posizione più elevata rispetto alla via principale, e vi si accede attraverso la scenografica scalinata ed il grande portone durazzesco.
La sua edificazione risale alla fine del quattrocento.
L'attuale prospetto della chiesa, risalente al 1576, è stato rifatto sopra l'originaria ossatura quattrocentesca di cui se ne conservano ancora alcuni particolari: nel portone d’ingresso al tempio e nelle bugne e nelle lesene che si interrompono a metà altezza. Particolare attenzione meritano, per le splendide decorazioni, il portale e la torre campanaria. Quest'ultima termina con una cuspide avente forma di piramide a base ottagonale e sui cui lati sono presenti una serie di fori con bordo sporgente.
L'interno della chiesa, ad una sola navata, é caratterizzato dal contrasto che i quattro altari, alcuni dei quali in legno colorato blu oltremare con fregi d’oro pallido, fanno con le pareti bianche e prive di decorazioni. Di particolare pregio è il pulpito ligneo settecentesco ad di sotto del quale si trova una piccola porta che, attraverso il chiostro, conduce alla sagrestia nell’annesso convento.
Tra le opere custodite all'interno della chiesa, di particolare interese sono: un Cenacolo risalente al '400; una tela raffigurante una Madonna con bambino di autore ignoto del XVI secolo in una meravigliosa cornice dorata in legno, finemente scolpita a tutto rilievo; il quadro raffigurante la Visita dei tre angeli ad Abramo, simbolo dell'ospitalità forzese nei confronti di quanti vengono a visitare l'antica cittadina. Nel giorno della Festa della SS. Trinità è infatti consuetudine offrire agli ospiti delle piccole ciambelle, le cuddure, che poi vengono esposte come protezione della casa dai temporali. Purtroppo altre due opere di notevole interesse artistico, una tavola in faggio della fine del secolo XVI e uno splendido Gonfalone in legno intagliato della fine del 500, sono state trafugate.