Castello di Pentefur a Savoca
Il Castello di Pentefur a Savoca, ridotto a rudere, sorge su uno dei due colli su cui sorge l'abitato di Savoca.
Le sue origini sono avvolte nella leggenda, ma si ritiene sia stato eretto su un precedente centro abitato fortificato di epoca tardo-romana o bizantina. L'attuale struttura è una riedificazione del XII secolo, voluta dal Re Ruggero II di Sicilia, diventata residenza estiva dell'Archimandrita di Messina.
Il castello apparteneva ad un più grosso sistema di difesa insieme alle numerose torri litoranee appartenenti al vicino territorio di Santa Teresa di Riva: Torre Catalmo, Torre dei Saraceni, Torre del Baglio, Torre Avarna, Torre Varata e Fortino di Ligoria.
L'impianto planimetrico è formato da una cinta muraria di perimetro irregolare ed un mastio di perimetro quadrangolare, all’interno di esso si possono distinguere le tracce di alcuni ambienti e una piccola porzione della pavimentazione. Le mura presentano diversi varchi di finestre e brandelli di merlatura. Nella parte più elevata del pianoro, si distinguono i resti del mastio del castello. Esso era suddiviso in due elevazioni al suo interno sono ancora visibili le tracce di una ripartizione in diversi ambienti.