Chiesa Madre Maria Assunta in Cielo di Savoca
La Chiesa di Santa Maria in Cielo Assunta è la Chiesa Matrice di Savoca, per la bellezza e la storia racchiusa in questo edificio nel 1910 è stata dichiarata Monumento Nazionale.
Fu edificata nel 1130 su una preesistente struttura, durante il regno del Re Ruggero II di Sicilia, e si ritiene che lo stesso Ruggero II abbia personalmente contribuito alle spese di edificazione. Nel XV secolo si invertì l'orientamento del tempio e fu ampliata: si edificarono le attuali abside e facciata e si realizzarono, ai lati del tempio, due ampie cappelle. Nel 1750, alla destra dell'edificio sacro, venne edificato il palazzo a due elevazioni della canonica: il piano primo adibito a sagrestia, dove erano custodite ed esposte opere pittoriche di grande pregio, oggi quasi interamente perdute; il piano terra divenne sede del Monte frumentario.
La facciata a doppio spiovente è scandita da tre portali in corrispondenza della navata centrale e di quelle laterali. Il portale centrale, di impostazione rinascimentale presenta delicate decorazioni fogliacee. Le culture di derivazione classica quali cornucopie incrociate e i frutti del melograno e le mensole raffrontate angolari con raffigurate piante di granturco, alludono alla fecondità e alla prosperità. Il portale è spinto verso l'alto da paraste laterali che guidano lo sguardo verso il rosone in pietra lavica a cinque bracci che convergono in un cerchio su cui è graffito l’acrostico IHS con in alto lo stemma civico, rappresentato dalla pianta di sambuco.
Il massiccio Campanile è caratterizzato da finestre monofore quattrocentesche e mancante della cuspide terminale, ospita un particolare orologio di rara tipologia, che funzione secondo l’antica misurazione del tempo, la cosiddetta Hora italica.
L'interno è suddiviso in tre navate da colonne monolitiche sormontate da pregevoli capitelli romanici. Sono presenti sette altari: l'altare maggiore in marmo pregiato del 1795, posto al centro dell'abside, e sei altari marmorei laterali. Nelle due ampie cappelle laterali, risalenti al grande restauro operato ai primi del XVI secolo, si trovano: a destra, un pregevole altare barocco siciliano dedicato al Santissimo Sacramento realizzato a spese della potente famiglia savocese dei Trimarchi; a sinistra, l'altare dedicato alla Madonna di Fátima, su cui è posizionato un grande complesso statuario benedetto da Papa Giovanni Paolo II.
Nella cripta sotterranea della chiesa è visitabile il putridarium, dove, nei secoli passati, si procedeva alla mummificazione delle salme dei notabili del paese che, trovavano definitiva collocazione nella cripta del locale convento dei Cappuccini.
La chiesa custodisce opere di notevole pregio artistico: due affreschi murali del XII secolo in stile siculo-normanno, raffiguranti San Giovanni Crisostomo e San Basilio Magno; l'antica cattedra lignea dell'archimandrita di Messina che ebbe sede periferica proprio in questa chiesa; il quattrocentesco soffitto ligneo a capriate; gli affreschi cinquecenteschi che adornano le pareti ed il catino dell'abside raffiguranti l'Assunzione di Maria Vergine al Cielo, nel catino, e i Dodici Apostoli, nelle pareti; il pulpito ligneo barocco.