Chiesa di San Nicolò a Savoca
La Chiesa di San Nicolò a Savoca, è un importante luogo di culto del borgo. Sorge in una posizione panoramica, ai margini di un profondo dirupo.
La chiesa è divenuta celebre nel mondo perchè al suo esterno sono state girate alcune celebri scene del film Il Padrino di Francis Ford Coppola.
Fu edificata nel XIII secolo. Originariamente presentava affreschi di notevole pregio in stile bizantino. A seguito di un importante rimaneggiamento avvenuto nel XVII secolo essa assunse un'architettura settecentesca.
La chiesa di San Nicolò ha avuto una grande importanza storico-sociale perché, sin dal Medioevo e fino al XIX secolo, nell'area del sagrato hanno trovato sepoltura i cittadini savocesi appartenenti ai ceti popolari: esistono ancora oggi, ma non sono visibili, sotto il piano di calpestio della piazzetta le cripte-ossuario.
La facciata, suddivisa in due ornini da una cornice marcapiano, è scandita da possenti parastre. Si caratterizza per la presenta di un parapetto merlato che le conferisce l'aspetto di una fortezza. Al centro della facciata, sull'architrave del portale centrale, troneggia un pregevole busto marmoreo quattrocentesco raffigurante Santa Lucia. A destra della chiesa si erge la torre campanaria sormontata da orologio.
Accanto alla chiesa sono visibili i resti della cripta, crollata a causa di una frana nel 1943.
L'interno è suddiviso in tre navate da colonne di granito sormontate da capitelli, ed è arricchito di pregiati altari marmorei.
La chiesa custodisce opere di notevole pregio artistico provenienti dalla seicentesca Chiesa dell'Immacolata, oggi centro filarmonico, e dalla quattrocentesca Chiesa di Santa Lucia con annesso convento domenicano crollati a causa di una frana nel 1880:la trecentesca tavolaraffigurante San Michele Arcangelo; la grande tela raffigurante la Madonna del Parto, opera di Gaspare Camarda del 1623, commissionata dalla famiglia Trischitta; a statua lignea di san Vincenzo Ferreri, realizzata dallo scultore gangitano Filippo Quattrocchi nella seconda metà del XVIII secolo; il pregevolissimo simulacro in argento cesellato raffigurante santa Lucia da Siracusa, realizzato nel 1666, su commissione della Confraternita di Santa Lucia; le statue lignee della Madonna del Carmelo, di sant'Antonio Abate e di san Michele Arcangelo, risalenti al XVIII secolo; la statua lignea di Santa Lucia, di recente fattura, eseguita dallo scultore Reginaldo D'Agostino.