Palazzo Duchi di Santo Stefano a Taormina
Il Palazzo Duchi di Santo Stefano di Taormina è un capolavoro dell'arte gotica siciliana.
Nel palazzo trecentesco sono facilmente individuabili le caratteristiche edilizie del Medioevo siciliano ed elementi caratteristici gotici, normanni, catalani e arabi.
L'imponente struttura di forma quadrata, la posizione del palazzo sulla cinta muraria dell'antico borgo e la presenza di mura merlate richiamano l'architettura delle strutture normanne. Sulle facciate principali sono inoltre presenti: elementi di arte araba come l'imponente fregio in pietra lavica decorato con inserzioni romboidali in pietra bianca di Siracusa; elementi in stile gotico come le finestre bifore riccamente decorate del secondo piano. Le luci delle bifore sono sormontate da un merletto trilobato a destra e a sinistra della colonnina centrale che termina con un arco a sesto acuto sotto il quale appare un rosone traforato.
Il monumento si affaccia su un piccolo ma suggestivo giardino, che si sviluppa su un terreno scosceso davanti alle facciate a est e nord del palazzo, ricco di piante e palmizi e nel quale si trova un piccolo pozzo per la raccolta dell'acqua piovana.
Il palazzo si sviluppa su tre livelli. Si accede al pian terreno attraverso un arco a sesto acuto decorato con un'alternanza di pietra lavica e granito di Taormina. Originariamente si accedeva al primo piano attraverso un complesso sistema di ponti levatoi e scale mobili attraverso una piccola porta ancora visibile sulla facciata; dal 1700 è presente una scala che porta al primo piano.
Il palazzo è sede della Fondazione Mazzullo, nata in seguito ad una convenzione firmata nel 1981 dall'artista Giuseppe Mazzullo e dall'allora Sindaco di Taormina, Nicolò Garipoli. La Fondazione Mazzullo è sede di mostre d'arte e convegni e opera per la salvaguardia, la tutela e la conservazione delle opere dell'artista.