Castello dei Conti di Modica ad Alcamo
Il Castello dei Conti di Modica ad Alcamo rappresentò per secoli la sede del potere politico e amministrativo della contea storica di Modica.
Fortezza inespugnabile e prestigiosa dimora di Enrico e Federico Chiaramonte che probabilmente lo costruirono tra il 1340 e il 1350, il castello prende nome dai Conti che ne furono proprietari dal 1410 al 1812. Il castello ha protetto la città e resistito per secoli a violenti attacchi, tra cui quello famigerato di un pirata islamico, il corsaro Barbarossa.
Con la sua robusta mole si erge su un promontorio roccioso difficilmente attaccabile, con due lati su tre costituiti da pareti a strapiombo. La struttura è impostata su una pianta romboidale, e con le quattro torri alternate, due cilindriche e due quadrate. Sul prospetto nord resistono al tempo due originarie finestre monofore e nel cortile interno bifore e trifore. Lo scalone d'onore del castello è in marmo rosso proveniente dalle cave del Monte Bonifato.
Nel cortile interno sono visitabili le carceri medievali, civili e "criminali", una serie di stanze squadrate ricavate dalla roccia, ognuna riservata ad una specifica categoria di carcerati: donne, condannati comuni, galantuomini, persone in attesa di giudizio. Peri briganti più pericolosi c'erano due grandi fosse profonde circa sette metri, di cui una ancora oggi visibile, chiuse in alto da una possente grata di ferro, dalla quale entravano la luce e l'aria. Nello stesso cortile poi è presente la più recente chiesa della Madonna del Medagliere, sorta nel 1930 sui ruderi della chiesa di San Leonardo, eretta a conforto dei carcerati. E’ inoltre visibile ciò che resta della chiesa di San Cataldo, la cappella privata del Conte e del Governatore, e infine tre nicchie campanarie oggi murate all'esterno. Quasi nulla più resta delle 5 torri, delle 4 porte e della cinta muraria dell'antico maniero.
Recentemente è venuto alla luce, e reso fruibile, passaggio di ronda militare: un suggestivo cunicolo sotterraneo scavato nella roccia che trapassa lo sperone roccioso su cui sorge il castello.