Monumento Ossario di Pianto Romano
Il Sacrario di Pianto Romano è un Mausoleo che custodisce i resti dei volontari garibaldini e dei soldati borbonici caduti nella battaglia che il 15 Maggio 1860 si combatté lungo il versante occidentale di questo colle.
La battaglia durò circa quattro ore e si concluse quando i garibaldini provocando la ritirata dei soldati borbonici verso Calatafimi. Fra i volontari garibaldini ci furono 41 morti e fra i soldati napoletani probabilmente una trentina. I corpi dei caduti vennero lasciati sul campo di battaglia e seppelliti in seguito in una fossa comune segnalata da una croce. Solo dopo 32 anni fu costruito l’attuale mausoleo.
Questa battaglia fu ricordata da Garibaldi con le parole: Calatafimi, avanzo di cento pugne, se all’ultimo mio respiro gli amici mi vedranno sorridere per l’ultima volta di orgoglio, sarà ricordandoti: poiché io non rammento una combattimento più glorioso.
Il monumento fu costruito nel 1892, su progetto dell’architetto Ernesto Basile. Esso ha la forma di un obelisco ed è alto 30 metri, presenta una base quadrata, con mura scarpate orizzontalmente, coronata da fregio e cornice dorica con acroteri agli angoli, e raccordata per mezzo di gradini ad un alto obelisco e conci. E’ ornato da una corona di bronzo con la Trinacria e due palme. Ai lati sono presenti due gruppi di bronzo di Battista Tassara, dei Mille, raffiguranti lo sbarco di Marsala e la battaglia di Calatafimi. Per la scalea che si avanza sul prospetto si sale all’Ossario.
Alla fine del viale dei cipressi, Viale della Rimembranza, il 15 maggio 1960 è stata posta una stele che riporta le famose parole pronunciate da Garibaldi a Nino Bixio: Qui si fa l’ italia o si muore.