Torre e Tonnara di Cofano
La Torre e la Tonnara di Cofano, chiamata dalla gente del luogo semplicemente Torre Tono, rappresenta una delle attrazioni più belle della riserva del Monte Cofano.
La Tonnara del Cofano, era una delle più importanti e pescose tonnare del trapanese e rimase attiva fino agli ultimi anni dell’800. Di proprietà della Famiglia Bosco dal 1404, l’attività della tonnara raggiunse il suo apice alla metà del XVI sec, quando Cosimo del Bosco stipulava nel 1551, con l’Università di Monte San Giuliano, un contratto di concessione per costruirvi una torre e il malfaragio, ossia un complesso di costruzioni per la tonnara.
La torre, che risale al 1560, presenta una pianta quadrata stellare a quattro punte. Una forma unica che non si riscontra in altri luoghi della Sicilia. Pare che le pareti concave siano state realizzate con il proposito di deviare le palle di cannone sparate dal mare. Per ogni lato è possibile notare una serie di fori usati per versare liquidi bollenti contro eventuali nemici che tentavano di attaccare la torre.
La porta di ingresso è una sola ed è molto piccola, al fine di limitare i possibili attacchi dall’esterno. Originariamente doveva essere presente un muro di cinta che circondava la torre, del quale non vi è più alcuna traccia.
Al suo interno la torre è divisa in due livelli. Il piano terra è costituito da un unico ambiente e nel suo pavimento si trova l’apertura di una cisterna scavata nella roccia. Al piano superiore sono presenti altri due ambienti.
Sulla riva di fronte la torre si notano consistenti tracce di un antico stabilimento per la lavorazione del pescato. E’ visibile anche una vasca rettangolare intagliata nella roccia, nonché numerosi intagli regolari costituenti il residuo di altrettante vasche per la lavorazione del pescato ormai erose dal mare, risalenti al IV- III sec a. C..
A circa 500 mt dalla costa, proprio di fronte la torre della Tonnara, si staglia lo scoglio dello Scialandro. Una delle tante ipotesi localizza in questo tratto di mare, tra la torre e lo scoglio, i leggendari ludi di Enea narrati nel V libro dell’Eneide di Virgilio.
