Area Archeologica Case Romane Marettimo
Il complesso monumentale noto come Case Romane è costruito in opus quasi reticulatum. Esso presenta anche strutture del IV secolo d.C., riconducibili a un antico culto delle acque.
Nella stessa area è presente una chiesetta rurale di epoca normanna costruita dai monaci Basiliani, di lingua greca.
La chiesa è orientata ad est, presenta tre navate suddivise da pilastri con abside inscritta e priva di nartece (struttura tipica del cristianesimo, è uno spazio posto fra le navate e la facciata principale della chiesa, e ha la funzione di un corto atrio largo quanto la chiesa stessa). Alla seconda fase di questo edificio risale sicuramente l’inserimento dentro l’ambiente a sud dell’abside, a ridosso del muro meridionale, di un fonte battesimale ad immersione. Esso si presenta perfettamente orientato ad est; nella vasca, al suo interno, è inscritto un cerchio, mentre il fondo è rettangolare; le superfici interne sono interamente rivestite di intonaco con tracce di decorazione dipinta a imitazione del marmo. Al fondo, pavimentato da una lastra di marmo proconnesio in corrispondenza dell’angolo è presente un piccolo foro per il deflusso dell’acqua; la sua posizione all’interno dell’ambiente ed il suo orientamento ad est suggeriscono tuttavia un uso funzionale al rito battesimale. L’edificio di culto non era isolato, ma era inglobato all’interno di un complesso di strutture di cui non sono ancora ben chiare la funzione e le dimensioni.
Recenti lavori di spietramento dell’area hanno evidenziato la presenza di cinque massi posti in verticale e simmetricamente rispetto a un masso centrale di maggiore altezza. I massi, allineati tra la chiesetta basiliana e i resti romani, hanno dato vita ad affascinanti ipotesi: il perfetto allineamento tra il masso centrale e un masso orizzontale posto a monte dell’allineamento stesso, con il sorgere del sole agli equinozi di primavera e autunno, porta a pensare ad allineamenti di origine neolitica, visibili ad esempio nelle isole di Sardegna e Malta.