Grotta della Sibilla a Marsala
La Grotta della Sibilla di Marsala vi trova sotto la chiesa di San Giovanni Battista, su una spianata verdeggiante, lambita da una parte dal mare e dall’altra dal suggestivo Viale Isonzo, all’interno del Parco Archeologico di Lilibeo.
Secondo la tradizione la grotta della Sibilla è collegata, come sepolcro o dimora, alla Sibilla Lillibetana. Nel mondo greco-romano la Sibilla era una profetessa ispirata da Apollo e portavoce del dio; tra le tante sibille la più celebre era quella di Eritre in Lidia, spesso identificata con la Sibilla cumana, che professava in Campania, e con la Sibilla Lilibetana, multiforme divinità pagana che aleggia in tanti racconti popolari siciliani.
Nel corso dei secoli, questa grotta divenne parte integrante dell’edificio di culto. È costituita da un vano centrale, di forma circolare, connesso con due ambienti. Parte del vano è scavato nella roccia ed è coperto da una cupola bassa, costruita in muratura, con lucernario collegato con il pavimento della chiesa. Al centro dell’ambiente sorge una vasca quadrata, non molto profonda, servita d’acqua, dove un tempo i primi cristiani fecero il battesimo. L’ambiente settentrionale, ricavato in parte da un pozzo di cui si osserva il taglio sulla destra della parete absidata, interamente scavato nella roccia, presenta una forma semicircolare ed è absidato. A livello del pavimento, sgorga una sorgente che alimenta la vasca dell’ambiente centrale. Davanti alla cavità si erge una grande altare di pietra con una immagine di marmo di san Giovanni Battista di altissimo rilievo, databile nel secolo XV.
Diverse leggende sono collegate alla grotta della Sibilla.