Palazzo VII Aprile a Marsala
Il Palazzo VII Aprile di Marsala sorge nel cuore del centro storico della città, nel sito dove in epoca medievale sorgeva la "Loggia" dei Pisani e dei Genovesi, cioè una costruzione con portico dove si teneva il mercato e si esercitava il cambio. Ancora oggi l’edificio e la zona antistante vengono chiamati Loggia.
La prima costruzione dell’edificio, nota come Palazzo dei Giurati, che constava solo del piano terra, risale al 1576, su progetto di Giuseppe Vinci, e aveva lo scopo di ospitare le riunioni del Senato. A fine XVI secolo, venne costruito un piano superiore, su cui si apriva l’aula consiliare, e nel XVII secolo fu restaurato e abbellito. Dopo il 1860 la denominazione "Loggia" del palazzo viene cambiata in "VII Aprile" a memoria di una insurrezione popolare avvenuta a Marsala contro il governo borbonico il 7 aprile 1860, pochi giorni prima dello sbarco dei Mille.
La facciata, aperta a doppio loggiato, è contraddistinta da serliane, aperture ad arco che poggiano su colonne affiancate da due stretti spazi rettangolari aperti. Essa richiama il prospetto del Seminario dei Chierici di Mazara e quello del Palazzo Ducezio di Noto. La parte centrale, notevolmente slanciata rispetto agli altri ordini della struttura, si erge a torre accogliendo un orologio e, in alto, un vano quadrangolare aperto ad archi, verosimilmente inserito successivamente.
Oggi nell’edificio si svolgono le riunioni del Consiglio Comunale.