Chiesa del Collegio dei Gesuiti a Trapani
La Chiesa dei Gesuiti di Trapani, nota anche come Chiesa dell'Immacolata al Collegio, sita in corso Vittorio Emanuele, è uno tra i più significativi monumenti della città.
Fu edificata nel 1613, su progetto dall’architetto messinese Natale Masuccio.
La facciata è un chiaro esempio di transizione tra il Manierismo e il Barocco. Il primo ordine è arricchito da tre portali in calcare marmoreo grigio delimitati da paraste. I tre portali presentano la stessa architettura: colonne ioniche sormontate da capitelli corinzi sostengono timpani ad archi sovrapposti e spezzati. Sulle cimase telamoni o arpie reggono un secondo ordine di timpani con volute a ricciolo, che delimitano grandi oculi intermedi. Il portale mediano, più ampio e più alto, nella parte intermedia è sormontato da due angeli che reggono lo stemma mariano. Il secondo ordine è caratterizzato da coppie di paraste scanalate con ghirlande sommitali che includono nicchie vuote. Nell'insieme delimitano la finestra centrale decorata con sculture muliebri a sostegno di un timpano triangolare spezzato con mensola intermedia. Due grandi volute a ricciolo arricchite da festoni fitomorfi raccordano il corpo centrale al primo ordine. Un monumentale timpano a triangolo spezzato chiude la prospettiva. Arricchiscono la decorazione ulteriori puttini, teste di cherubini, festoni di fiori e frutti, mascheroni e figure muliebri, conchiglie ed articolate modanature, greche, rosette e fiori stilizzati.
L’interno, a tre navate, è riccamente decorato con marmi mischi sul modello delle chiese barocche palermitane. La volta è abbellita di stucchi, opera di Bartolomeo Sanseverino, discepolo del celebre Giacomo Serpotta.
Di particolare pregio è un’icona marmorea, risalente al 1766, opera di Ignazio Marabitti che rappresenta l’Immacolata Concezione.