Chiesa del Carmine a Caltabellotta
Chiesa del Carmine di Caltabellotta è appartenuta in passato al convento dei Carmelitani ma esisteva già prima che nel 1575 vi si stabilissero i religiosi.
Fu edificata nel XII secolo e dedicata a “Santa Maria delle Grazie”. Nel 1575 i frati carmelitani furono invitati ad abitare dentro le mura cittadine e presero possesso della chiesa e la intitolarono a “Santa Maria Assunta del Carmine” che secondo la tradizione doveva trovarsi a 750 passi dalla città.
Presenta una facciata sobria cuspidata con portale a piattabanda.
L'interno, a navata unica, presenta una volta a botte con decori geometrici e scene della “Sacra Famiglia”. La navata si conclude con un presbiterio rialzato mediante tre gradini. La zona presbiterale è separata dalla navata da un arco trionfale sorretto da due grandi colonne a sezione quadrata. L'altare presenta un'architettura a tempietto di chiara ispirazione greca.
Tra le opere custodite nel tempio, di particolare pregio è la “Madonna delle Grazie” di Antonello Gagini, del 1534, posta sull'altare maggiore.
Nella sagrestia sono custodite: una pregevole collezione di paramenti sacri risalenti ai secoli XVI, XVII e XVIII, ricamati in oro coralli e pietre preziose; un ostensorio a raggi d’oro; un osso omerale, detto “spadduzza di San Pellegrino” custodito all'interno di un tabernacolo.