Chiesa Madre a Cammarata
La Chiesa Madre di Cammarata, dedicata a San Nicola di Bari, è il principale edificio di culto del borgo.
L'attuale edificio sorge sul sito della vecchia Matrice, distrutta da un incendio nel 1624. Esso fu costruito, per volere del popolo e grazie ai fondi concessi dal Conte Francesco Branciforti, pochi anno dopo. Fu ultimata nel 1644 circa; agli inizi del Settecento furono completate la cupola e le navate laterali.
La semplice facciata, in pietra viva, suddivisa in due ordini da una cornice marcapiano, è scandita da lesene e architravi particolari senza elementi architettonici. Il portone centrale, realizzato nel 1970, ben collocato nell'intera struttura, presenta formelle in bronzo che raffigurano i santi patroni di Cammarata, alcuni panorami del paese e la conquista della luna avvenuta proprio negli anni in cui è stato realizzato il portale.
L'interno, a croce latina e a tre navate, è riccamente decorato con stucchi, abbondanti di arabeschi e di volute, realizzati nell'Ottocento.
Tra le opere custodite all'interno della chiesa, di notevole pregio sono: un ciborio marmoreo di Andrea mancino datato 1490; una Pietà cinquecentesca proveniente dalla chiesa distrutta della compagnia dei Bianchi; un organo a canne del XVI secolo. Degna di nota la grande tela che raffigura Sant’Anna con accanto San Gioacchino, opera di Pietro D’Asaro, detto il Monocolo di Racalmuto, un pittore del seicento siciliano, e la tela raffigurante la Santissima Trinità, a cui la chiesa era dedicata, posto sullìaltare maggiore e attribuito a fra Fedele da San Biagio, pittore cappuccino che visse ed operò proprio in quel periodo. Di particolare pregio sono anche le opere lignee: il pulpito monumentale, il Banco dei Giurati, gli stalli del coro e l’altare della Madonna dei Miracoli.
