Chiesa Madre di Palma di Montechiaro
La Chiesa Madre di Palma di Montechiaro, intitolata a Maria Santissima del Rosario, rappresenta una delle opere più significative del barocco siciliano.
Fu fatta edificare dalla famiglia dei Tomasi di Lampedusa, fondatori e feudatari della città.
Fu edificata nel 1666 su progetto di Angelo Italia nel luogo in cui sorgeva la chiesa di San Giuseppe. A ricordo dell'antica chiesa fu costruita nel nuovo edificio sacro una cappella consacrata a San Giuseppe.
La chiesa, posta sulla sommità di un'ampia scalinata, è caratterizzata da una facciata in conci di pietra delle cave del Casserino, ed è chiusa tra due alte torri campanarie. Presenta due ordini soprapposti di colonne che rilevano dalla muratura e frontoni spezzati con un portale centrale e da due portali minori.
La chiesa è a pianta longitudinale con tre navate, transetto e cupola. L'interno del duomo rivela un movimentato scenario decorativo in stucco di sapore neoclassico. In fondo alle navate è l'ampio presbiterio, cinto da splendide inferriate e due ricche cappelle intitolate al SS. Sacramento e alla Madonna del Rosario.
Numerosi e pregevoli sono i dipinti custoditi nella chiesa e che sono stati realizzati da Domenico Provenzani, Gaspare Serenari e Raffaele Manzelli.
Disposti a croce ai lati dell'edificio furono costruiti i l'Oratorio del Santissimo Sacramento e l'Oratorio della Vergine del Rosario.