Il Gioco del Maiorchino è Patrimonio UNESCO
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Il Gioco del Maiorchino, un torneo che da oltre 400 anni viene organizzato a Novara di Sicilia, è diventato patrimonio Unesco.
La notizia è giunta al termine del diciassettesimo Comitato della Convenzione UNESCO tenutosi a Rabat dal 28 novembre al 3 dicembre 2022.
Il Gioco del Maiorchino è una prova di abilità che consiste nel far ruotare, con delle corde, forme di formaggio Maiorchino per circa un chilometro. Il lancio richiede forza, esperienza e velocità. Ogni squadra è composta da tre giocatori e si aggiudica la vittoria quella che taglia per primo il traguardo impiegando il minor numero di lanci.
Il gioco, risalente alla prima metà del Seicento, era diffuso un tempo anche in alcuni centri dei Nebrodi e dei Peloritani.
Ogni anno a Novara di Sicilia viene organizzato il Torneo del Maiorchino, le cui finali si svolgono nel giorno del Martedì Grasso.
Regolamento del gioco
- Art. 1 Il giuoco consiste nel lanciare il maiorchino lungo il percoso che va “da cantuèa da Chiazza a sarva du chièu don Michèri”;
- Art. 2 Ogni squadra deve segnalare, prima dell’inizio della gara, il proprio capitano, che potrà conferire con i giudici di gara per far valere le proprie ragioni “nel caso … ve ne fossero”;
- Art. 3 Inizia il giuoco la squadra che risulta sorteggiata per prima (toccu);
- Art. 4 Ogni giocatore deve lanciare il maiorchino dal punto segnato, senza alcuna rincorsa, facendo leva sul piede di appoggio (pèdi fermu);
- Art. 5 Vince la squadra che raggiunge, per prima il punto di arrivo (a sarva) a parità di lanci (corpi).In caso di una eventuale appendice, si prosegue, come da tradizione, per la stradina che porta ai mulini di Corte Sottana.
- Art. 6 Nel caso in cui il maiorchino, durante la gara, dovesse rompersi, verrà segnato il punto dove si fermerà il pezzo più grande e verrà sostituito con un’altra forma di maiorchino di eguale peso;
- Art. 7 Per quanto non previsto nel presente “regolamento”, restano sempre in vigore le ataviche e vetuste regole del “Giuoco del Maiorchino a Novara”;