Quartiere Saraceno a Regalbuto
Il Quartiere Saraceno a Regalbuto, testimone dell'antica storia di questo borgo, fu il primo insediamento arabo di Regalbuto dopo lo distruzione di Rahal butahi. Esso è riuscito a conservare l'impianto urbanistico che gli diedero i Saraceni nonostante le distruzioni subite durante la primo guerra mondiale.
Il quartiere è caratterizzato da edifici storici collegati tra loro da archi con stretti passaggi sotto i quali si snodano scalinate, vie e stradine sconnesse. Numerosi vicoli terminano attorno ad un' area chiusa, detta azikka, ossia vicolo cieco. Altri elementi che caratterizzano questo quartiere sono i fienili e i ballatoi che venivano utilizzati per l’esposizione dei prodotti agricoli.
La particolare organizzazione urbanistica dei quartieri saraceni nasceva dalla usanza del vivere comunitario delle famiglie che, grazie alla presenza di questi luoghi comuni, aveva la possibilità di collaborare e soddisfare i bisogni reciproci con estrema facilità.
Particolarmente caratteristiche sono le pareti delle case intonacate in bianco calce o lasciate grezze, tipiche delle abitazioni arabe.
In questo quartiere c'era un grande pozzo da cui gli abitanti attingevano l'acqua con brocche, prima dell'arrivo dell'acqua potabile, chiamato u puzzu do Saracinu.
Nelle abitazioni è possibile trovare dei forni a pietra dove le famiglie del quartiere infornavano il pane e i dolci tradizionali.