Pasqua a Butera
Durante le celebrazioni pasquali a Butera si svolge una suggestiva e tradizionale rievocazione storica che si protrae dalla Domenica delle Palme fino al giorno di Pasqua.
I festeggiamenti hanno inizio la Domenica delle Palme con la festa di Santu Sarbaturi, ossia San Salvatore, giorno in cui la città rievoca l'ingresso di Gesù in Gerusalemme.
Nella mattina Giovedì Santo nella Chiesa di Maria SS delle Grazie si provvede all'esposizione dell'immagine del Cristo arrestato a porte chiuse, poiché nel frattempo per le strade si assiste alla "cerca", ovvero alla ricerca, del Cristo con squilli di tromba e rullo di tamburi. Per ben due volte verrà cercato invano poiché Gesù verrà scoperto solo al termine della celebrazione dell'Ultima Cena quando ormai le tenebre sono scese sulla città. Segue la processione del Cristo in catene che viene condotto per i vari Sepolcri allestiti nelle chiese, accompagnato da un gruppo di voci maschili che esegue "nenie" aventi come testo le "Parti", ovvero componimenti poetici atti a narrare la Passione del Signore.
La mattina del Venerdì Santo, trombe, tamburi e lamenti si fondono insieme per accompagnare la processione dell'Ecce Homo che si snoda per le vie del paese a partire dalla Chiesa di San Giuseppe. Nel primo pomeriggio hanno luogo due processioni, il Cristo carico della Croce dalla chiesa Maria SS. delle Grazie e l'Addolorata dalla Chiesa Madre, che si incontrano nella piazza centrale dove avviene il commovente incontro, "'a Giunta", tra il Figlio e la Madre sulla Via della Croce sottolineato dai lamenti che evocano questo evento. Davanti alla chiesa Maria SS. delle Grazie avviene la "spartenza", ossia il "saluto di addio", tra tra il Cristo sulla croce e l'Addolorata. Seguono le celebrazioni liturgiche. In serata dopo che il SS. Crocifisso, l'Addolorata viene portata in Chiesa Madre per prelevare il Figlio giacente sul letto di morte riccamente addobbato, "u Catalettu", per poi percorrere le vie del paese fino a tarda ora.
La Domenica di Pasqua a mezzogiorno avviene la Giunta sul modello del Venerdì Santo tra i simulacri del Cristo Risorto proveniente dalla Chiesa Madre e la Madonna, che abbandonate le vesti del lutto vestita come una sposa va incontro al Figlio partendo dalla chiesa Maria SS. delle Grazie. Avvenuto l'incontro in piazza i due simulacri fanno ritorno insieme alla chiesa madre per poi ripetere il giro del paese nel tardo pomeriggio fino sera inoltrata.
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Fonti
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