Pasqua a Caltanissetta
In occasione della Settimana Santa a Caltanissetta si svolgono antichi e tradizionali riti a cui prende parte l'intera popolazione e una grande folla di turisti. L'importanza di tali manifestazioni è testimoniata dal fatto che queste sono state inserite nel Registro Eredità Immateriali della Sicilia e nel circuito internazionale Europassion.
La Domenica delle Palme si svolge la processione de u Signuri nna varca, durante la quale il simulacro del Cristo Benedicente viene posto sopra una barca interamente ricoperta di fiori di campo. La processione parte dal cortile della biblioteca comunale, attraversa le vie del centro storico, e si conclude presso la Chiesa di Sant’Agata al Collegio, luogo in cui furono fondate quattro corporazioni con l'intento di mantenere vivo il culto del Santo Patrono. Il simulacro, durante l'intero tragitto, è accompagnato dai confratelli che recano in mano grossi ceri accesi, dalla banda musicale e dai bambini con le palme e rami di ulivo in mano.
Il Martedì Santo si svolge una coinvolgente sacra rappresentazione della Scinnenza, con figuranti in costume d'epoca, che rievoca diversi momenti della Passione di Cristo sino al momento culminante di tutta la sacra rappresentazione: la deposizione di Gesù, la scinnenza.
La mattina del Mercoledì Santo è presieduta dalla Real Maestranza, una storica associazione di singole categorie di artigiani riuniti in associazione cittadina, guidata da un nobile capitano d’armi, che svolge un ruolo preminente durante le feste religiose cittadine. Il fulcro attorno al quale ruota la processione è il Capitano, un artigiano scelto ogni anno in una categoria diversa, che durante tutta la settimana gode di alcuni privilegi: ha in consegna le chiavi della città; porta con sé la spada, simbolo di comando; si cinge della fascia tricolore, simbolo della fedeltà all'autorità statale, e riceve la nomina a Cavaliere della Repubblica.
La sera del Mercoledì Santo si svolge la processione delle varicedde che simboleggiano le stazioni della Via Crucis. Questa processione nasce agli inizi del secolo scorso per volontà dei garzoni di bottega che vollero prendere parte alle celebrazioni della Settimana Santa. Essi decisero di portare in processione piccoli simulacri in terracotta posti su dei vassoi.
Il Giovedì Santo si svolge la processione dei sedici gruppi statuari a grandezza naturale che riproducono scene della Passione di Gesù Cristo. La processione, accompagnata da marce funebri intonate dalle bande musicali, si conclude solo alle prime luci dell'alba in Piazza Garibaldi. Si tratta di un rito estremamente suggestivo ed ha contribuito a rendere la Settimana Santa di Caltanissetta famosa nel mondo. I Misteri portati in processione sono inoltre di notevole pregio artistico e storico: sono stati realizzati, a partire dalla fine dell’Ottocento, in terracotta, legno e cartapesta dallo scultore napoletano Francesco Biangardi e dal figlio.
La sera del Venerdì Santo si svolge la processione del Cristo Nero, Patrono di Caltanissetta, durante la quale il crocifisso in legno risalente all'epoca bizantina, viene seguito dai membri della Real Maestranza, dai fedeli, e dai Fogliamara. I Fogliamara sono i raccoglitori di verdure selvatiche che, secondo la tradizione, nel XIV secolo ritrovarono il crocifisso all'interno di una grotta.
La Domenica di Pasqua si svolge processione della Resurrezione. Come da tradizione, la Real Maestranza, guidata dal suo Capitano, si dirige verso la sede del vescovado, indossando guanti, cravatta e calze bianchi in segno di gioia per la Resurrezione di Gesù e accompagnati dalle allegre marce della banda musicale, danno inizio alla processione. La processione si conclude in Piazza Garibaldi dove il Vescovo benedice la folla e un rappresentante della Maestranza libera delle colombe bianche in cielo. Dopo la messa solenne in Cattedrale, il Capitano riconsegna le chiavi della città al Sindaco.
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Fonti
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