Chiesa di Santa Maria La Nova a Scicli
La Chiesa di Santa Maria La Nova di Scicli, situata in fondo alla cava omonima, è il più grande edificio di culto della città.
Secondo alcune fonti, il culto mariano in questo sito risale all'età bizantina, si parla infatti dell'esistenza di una piccola chiesa dedicata a Sancta Maria Pietatis che alcuni studiosi oggi assimilano semplicemente con la chiesa esistente. La storia della chiesa ha attraversato vicende complesse, ma è sempre stata sostenuta dalla sua Confraternita.
La facciata-torre in stile neoclassico è frutto di un vasto intervento di tamponamento della facciata settecentesca, a portico e loggia.
L'interno, frutto dell'ultima grande ricostruzione, ad unica navata, presenta tre cappelle cupolate e comunicanti per lato. A concludere la grande aula si trova il profondo coro quadrangolare di Giuseppe Venanzio Marvuglia. L'intero complesso è ricco di sculture, pitture e reliquie.
Nel 1878, nell'archivio dell'Arciconfraternita furono scoperti antichi e preziosi manoscritti, tra i quali i Codici Sciclitani.
Annesso alla chiesa si trova il "Giardino di San Guglielmo", con l'omonima Chiesetta e il tronco del cipresso che la tradizione vuole piantato dal Santo.