Chiesa Madre a Campobello di Mazara
La Chiesa Madre di Campobello di Mazara, intitolata a Maria Selinuntina della Neve, è il principale edificio di culto della città e con la sua grande mole si impone lungo il corso principale.
L'originaria costruzione risale al 1587. Nel 1715 su costruita una nuova chiesa sulle basi dell’antica struttura ma di dimensioni maggiori. L’incremento costante della popolazione fece nascere l'esigenza di ampliare ulteriormente la struttura della chiesa: nel 1825 su progetto e direzione dell'architetto Sacchetti, grazie anche al contributo dei cittadini, la chiesa fu ulteriormente ampliata e rimaneggiata sino ad assumere l'aspetto odierno.
La chiesa, poichè posta lungo un pendio, sorge su un alto sagrato con ampia scalinata di accesso che ne enfatizza lo sviluppo in altezza.
La facciata, in stile neoclassico, è realizzata in pietra da taglio rivestita da intonaco, risulata scandita da piatte lesene di gusto classicheggiante, ed è suddivisa in due ordini da un cornicione marcapiano a lineari modanature. Al primo ordine si aprono il portale centrale ad arco sormontato da uno stemma lapideo riccamente lavorato, e i due portali laterali di dimensioni minori con lesene sormontate da capitelli a cartocci e timpano. Sulla destra svetta la torre campanaria che crea una forte asimmetria dovuta alla mancanza della torre di sinistra, progettata ma mai realizzata.
La chiesa, a tre navate con transetto e decorazioni, presenta nove altari, di cui quello principale è dedicato al Santo Patrono San Vito martire.
Tra le opere custodite nella chiesa di particolare valore artistico sono: la statua lignea, rivestita da una preziosa lamina d’argento, raffigurante il Santo Patrono San Vito Martire risalente al ecolo XVIII; due pregevoli tele raffiguranti San Pietro e il Sacro Cuore di Maria.