Palazzo Corvaja a Fiumefreddo di Sicilia
Palazzo Corvaja a Fiumefreddo di Sicilia è un'elegante residenza fortificata del XVIII secolo.
Fu edificata nei primi decenni del 700 da Diego Diana, all'interno del feudo di Torrerossa, territorio che all'epoca apparteneva alla baronia di Calatabiano e oggi rientra nel teritorio di Fiumefreddo di Sicilia.
Si tratta di un complesso che si articola attorno ad un cortile quadrangolare sul quale si affaciano la residenza, unico corpo di fabbrica a due piani, dominante sui corpi terranei disposti attorno al cortile: i magazzini, le stalle e l'abitazione della servitù. E' un tipico esempio di villa – fattoria che costituiva un luogo di villeggiatura ma allo stesso tempo un luogo di controllo dei latifondi che la famiglia Diana amministrava per conto della famiglia Gravina–Cruyllas.
La residenza presenta una caratteristica facciata delimitata ai lati da torrette pensili a base quadrata, sorrette da tre mensole in pietra lavica, ingentilite da un cornicione con decorazioni in stucco e coronate da cupole emisferiche. Dietro queste torrette ne emergono altre due di dimensioni maggiori, anch'esse a pianta quadrata, coronate da una merlatura ghibellina.
Il complesso disponeva di due giardini: la corte chiusa davanti alla residenza, riservata alle attività aziendali e familiari; il cortile esterno, adibito a tutte le attività connesse al transito nella via pubblica. A fianco del passaggio che collegava le due corti vi era un locale chiamato studio dove venivano esplicati atti amministrativi.
Addossato al palazzo, al pianterreno, vi è il palmento che è stato edificato nel 1694 dalla famiglia Bottari. Questa costruzione, originariamente separata dalla residenza fortificata di Francesco Diana, venne successivamente unita.
Sul lato nord della corte esterna è collocata la Chiesa di San Vincenzo, che fungeva sia da Chiesa per la popolazione locale, sia da cappella privata della famiglia.