Chiesa di San Sebastiano a Limina
La Chiesa di San Sebastiano Martire a Limina, dedicata al Santo Patrono, è la Chiesa Madre del borgo.
L'attuale edificio è stato aperto al culto nel 1935, ed è stato eretto nello stesso luogo in cui sorgeva un'antica chiesa risalente all'anno 1000. L'antica chiesa è stata abbattuta nel 1908 dato il pessimo stato della struttura.
La semplice facciata a capanna è caratterizzata dal contrasto cromatico tra il rosa dell'intonaco e il bianco della pietra utilizzata nelle parastre e nel portale. Il prospetto è delimitato lateralmente da due coppie di parastre con capitelli corinzi che sostengono la trabeazione ed un timpano in lieve aggetto. Al centro si apre il portale affiancato da due piccole lesene e sormontato da un timpano.
L'interno, ad unica navata, presenta cinque altari in marmo.
Tra le opere custodite nella chiesa di particolare pregio sono: una statua di san Sebastiano martire con Frecce in argento del 1600; un fonte Battesimale di marmo rosso; una statua in marmo dell'Annunziata del Gagini, la cui caratteristica peculiare è la base che rappresenta l'Annunciazione del Signore; un grande crocifisso ligneo risalente al 16 agosto del 1508 posto sull'altare maggiore; una tela raffigurante il martirio di san Sebastiano, opera di Alessandro Vasta risalente al Settecento -un quadro di sant'Antonio abate di Alessandro Vasta risalente a 1700; una tela raffigurante san Filippo D'Agira risalente al Settecento; una tela raffigurante la Madonna delle Preghiere risalente al Settecento; un braccio d'argento con la reliquia di san Sebastiano posto nell'altare maggiore.