Teatro di Segesta
Il Teatro del Parco Archeologico di Segesta fu costruito nel II secolo a.C. sull’Acropoli nord del Monte Barbaro in un punto estremamente panoramico. Si tratta di uno dei più riusciti esempi di architettura teatrale collocabile nel passaggio dal tipo greco a quello romano.
Nel sito del teatro si trovava una grotta con materiale dell'età del bronzo che venne inglobata nella costruzione. Esso presenta le forme tipiche dell’architettura greca, anche se, a differenza di queste, la cavea era solo in parte scavata nella roccia, mentre il resto della struttura era sostenuta da un poderoso muro di contenimento, anàlemma. La cavea, con una capienza di circa 4000 persone, era suddivisa in senso orizzontale da un largo corridoio, il diàzoma, delimitato da sedili dotati di schienale e, in senso verticale, da sei scalette che formano sette cunei, i kerkìdes. La presenza di un pozzo e di un serbatoio d’acqua, posti nella parte occidentale del muro di anàlemma, si suppone avessero lo scopo di soddisfare le necessità del pubblico e degli attori. All’orchestra si accedeva dagli ingressi laterali, i pàrodoi. Della pianta della scena rimangono solo pochi filari di blocchi. Nella prima età imperiale romana lo spazio dell’orchestra del teatro fu ampliato eliminando una fila di sedili e fu ingrandita la fronte scenica.